Buoni propositi e obiettivi
28 Aprile 2021 2023-05-18 17:59Buoni propositi e obiettivi
L’arrivo dell’estate, poi settembre, gennaio sono mesi ricchi di buoni propositi.
In molti scatta il desiderio di rimettersi in forma, essere più costanti con l’allenamento, essere più organizzati nella propria quotidianità. Così si inizia una nuova dieta, un nuovo allenamento si inizia a pianificare ma tutto questo dura poco. La routine prende il sopravvento e come ogni anno si finisce ad abbandonare tutto, ripromettendosi di ricominciare poi. Questo rimandare diventa poi un loop che si ripete, da settembre si rimanda a gennaio, da gennaio a dopo Pasqua, da Pasqua all’estate e ci si ritrova al settembre successivo ancora al punto di partenza (se non peggio).
Ogni fallimento finisce per instillare un senso di impotenza che in molte persone porta ad arrendersi e gettare la spugna.
Nella dieta, nell’allenamento e nel benessere in generale, come in tutte le altre situazioni della vita, dagli errori si deve imparare.
Fai mente locale
- Cosa non ha funzionato per te finora?
- Cosa ha funzionato (portandoti benessere)?
- Cosa è sostenibile per te nel lungo termine?
- Cosa invece non è sostenibile?
Gli errori sono il miglior insegnante che tu possa avere.
Analizza gli errori
Spesso queste parole vengono usate come sinonimi quando si pensa al proprio percorso di benessere non andato a buon fine.
Le parole hanno un effetto molto potente e possono influenzare le nostre azioni future.
“Fare un errore” non è la stessa cosa di “fallire”
Il fallimento è il risultato di una o più azioni sbagliate, un errore è l’azione sbagliata.
Nota come, quando diciamo di aver commesso un errore lasciamo aperta la possibilità di imparare da esso e soprattutto la possibilità di rimediare con un’altra azione.
Mentre parlando di fallimento, l’unica cosa possibile sarebbe imparare da esso ma non c’è spazio per porvi rimedio.
Quindi pensando a dieta, allenamento, benessere: analizza il tuo errore (non sentirti un fallito)! Ti chiederai, come si analizza un errore? Semplice, poniti queste domande:
- Cosa stavo cercando di fare? Es: “Dimagrire”
- Cosa è andato storto? Es: “Ho mollato la dieta”
- Quando ha iniziato ad andare storto? Es: “Quando ho ripreso a lavorare dopo le vacanze”
- Perché è andato storto (qui si può continuare fino a 5 perché per raggiungere il nocciolo del problema)? “perché non riuscivo più a preparare i pasti giusti/perché non potevo pesare/perché mangio sempre fuori casa”
Perdonati questo errore (non biasimarti per esso).
Pensa a una semplice azione da compiere per non ricadervi. Es: “Usare le porzioni con le mani”.
Essere il cambiamento
Il cambiamento inizia dalla necessità di migliorarsi rispetto a una condizione presente.
Questa necessità si concretizza quando un obiettivo viene definito.
Sai come farlo? Come si definisce esattamente un obiettivo perché sia efficace?
Per farlo segui questi consigli sul cambiamento:
- Deve essere specifico e misurabile (es: perdere 15 kg di grasso);
- Deve essere stimolante ma realistico (es: perdere 0,5-1 Kg a settimana);
- Deve avere una componente a breve termine e una a lungo termine (es: 15 kg in un anno e circa 1,5 kg in un mese);
- Gli obiettivi devono basarsi su azioni non solo sul risultato.
Le azioni le puoi controllare direttamente, il risultato no (es: Mi allenerò 3 volte a settimana in modo costante, masticherò piano a tutti i pasti, mangerò solo se la fame è reale…).
Dichiara il tuo obiettivo a qualcuno di fiducia e scrivi i tuoi obiettivi su un foglio, nero su bianco.