Dolcificanti e alimenti senza zucchero: facciamo chiarezza

Dolcificanti e alimenti senza zucchero: tutto quello che devi sapere
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Dolcificanti e alimenti senza zucchero: facciamo chiarezza

Un tempo la comunicazione sul tema delle calorie, oggi quella sugli effetti dello zucchero, stanno inducendo tutti noi a ricercare sempre di più alimenti con basso contenuto di zuccheri.

Fino a qualche anno fa l’unica opzione possibile per andare in questa direzione era orientarsi verso alimenti naturali e poco lavorati.

Come è cambiato il mercato dello zucchero

Pensa semplicemente alle bevande zuccherate: se prima per ridurre il consumo di calorie o zuccheri semplici bastava orientarsi verso acqua, tè e infusi, oggi invece il mercato ti consente di acquistare un alimento con lo stesso sapore dolciastro, ma con zero zuccheri.

Lo zucchero però non è semplicemente stato rimosso ma è stato sostituito con edulcoranti, ovvero sostanze con un potere di dolcificazione decine o centinaia di volte superiore a quello del comune saccarosio (zucchero da cucina).

Tra i dolcificanti più comuni troviamo l’acesulfame K, l’aspartame, il ciclammato di sodio, il sucralosio, la saccarina. Ne avrai sentito parlare negli ultimi anni, visto che la nomea di questi edulcoranti è stata rovinata quando alcuni studi hanno fatto sospettare che questi potessero essere potenzialmente cancerogeni o teratogeni diffondendo diffidenza nelle persone nel loro utilizzo.

Il trend alimentare si è spostato, quindi, verso la ricerca di dolcificanti naturali possibilmente senza effetti collaterali.

Entra così in scena la stevia.

Il composto è il glicoside steviolico estratto dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana.

Tutti questi prodotti ti danno la possibilità di trovare in commercio alimenti senza zuccheri (*con edulcoranti) che soddisfano la richiesta di mercato di chi cerca prodotti a basso contenuto di zuccheri, sicuri e magari anche naturali.

Non servono stratagemmi per ingannare il tuo corpo

Anche se le autorità di controllo hanno dichiarato sicuri contro i rischi di cancerogenicità e teratogenicità i dolcificanti, se usati entro i limiti massimi giornalieri stabiliti, si devono fare i conti con gli altri effetti che il cibo ha sul corpo.

Assumere alimenti o bevande dolcificate inganna il nostro corpo e la nostra mente

La percezione del gusto dolce in bocca scatena una serie di risposte, tra cui la secrezione di insulina che prepara il nostro corpo a ricevere degli zuccheri. Il fatto che questi zuccheri non arrivino in circolo induce una maggior desiderio del gusto dolce, aumenta l’appetito e la fame e causa squilibri glicemici fino a provocare condizioni di insulino-resistenza e alterata risposta glicemica post-prandiale.

Dolcificanti e microbiota

Altro elemento da non trascurare è l’azione dei dolcificanti, sia di sintesi che naturali, sul nostro microbiota. L’assunzione di quantità, anche sotto quelle ritenute sicure, altera la composizione del microbiota e i metaboliti da esso prodotti, in particolar modo proprio quelli coinvolti nella modulazione della risposta glicemica.

Sii onesto con il tuo corpo

Sii onesto con il tuo corpo e con la tua mente, non cercare stratagemmi o scorciatoie per ingannarli. La riduzione del consumo di alimenti zuccherati dovrebbe passare per una ricerca sempre maggiore di alimenti veri e genuini, non artefatti o dolcificati.

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