Frutta: da mangiare o da bere?
18 Aprile 2023 2023-05-18 17:38Frutta: da mangiare o da bere?
Una paziente del Centro nutrizionale Anna Bezzeccheri, qualche tempo fa, ci ha posto un quesito che riguarda l’assunzione di frutta: Che differenza c’è tra il mangiarla e il berla? Una centrifuga o un succo sono la stessa cosa?
Daremo oggi una risposta!
Mangiare un frutto o berlo in tutte le varianti possibili, non è la stessa cosa!
Ci sono, anzi, delle differenze sostanziali che riguardano:
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Il fattore masticazione: mangiare un qualsiasi frutto intero o in pezzi comporta dedicare del tempo alla masticazione. Questo semplice gesto, se fatto con cura e consapevolezza, favorisce il senso di sazietà, aiuta a rilassarsi e scaricare eventuali tensioni.
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Il contenuto di fibre: la frutta intera, ancor più quella consumata con la buccia, apporta un buon contenuto di fibre, che favorisce la sazietà, modula l’assorbimento degli zuccheri ed è elemento essenziale per la salute del nostro intestino.
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Regolazione della porzione consumata: tendenzialmente se come spuntino o nel pasto si inserisce della frutta intera si mangerà il corrispettivo di una porzione, con un contenuto di zuccheri della frutta limitato.
Facendo spremute, centrifughe, estratti o bevendo i succhi di frutta i fattori appena elencati vengono a mancare. Abbiamo infatti perdita dell’atto masticatorio, eliminazione quasi totale della fibra e concentrazione degli zuccheri di più frutti.
Pensiamo ad esempio alle arance, per fare un bicchiere di spremuta se ne usano mediamente 2-3. Il bicchiere lo beviamo velocemente e non ci fornisce grande sazietà, se invece consumiamo un’arancia intera, mangiandone anche solo una, avremo un maggior senso di sazietà a fronte di un consumo di zuccheri ridotto.
Questo non vuol dire che estratti, spremute e succhi al 100% non possano essere mai consumati, ma bisogna farlo con parsimonia e con la consapevolezza che non è la stessa cosa che mangiare la frutta intera.
Nota a parte, per i frullati dove la fibra resta presente al 100%, è possibile tenere la porzione di frutta limitata a una, grazie all’aggiunta di latte o bevanda vegetale ma viene comunque a mancare la componente masticatoria. Possono essere usati con maggior frequenza quindi, ad esempio, come colazione o merenda magari associati a un po’ di frutta secca o del pane tostato per inserire l’elemento masticatorio.